Il progetto riguarda le sfide affrontate dai giovani i quali lasciano i servizi di assistenza residenziale e si basa sull'osservazione e sui bisogni reali (come si evince dalla pratica quotidiana) nel campo dell'assistenza ai giovani e dell'assistenza residenziale delle organizzazioni partner.

In generale, il passaggio dalla vita dipendente a quella indipendente è un processo che può richiedere diversi anni. I giovani che vivono con le loro famiglie biologiche e che hanno superato l'età della maturità, possono (e spesso lo fanno) chiedere ulteriore supporto ai loro familiari quando si trovano ad affrontare difficoltà. Tuttavia, i giovani che vivono in soluzioni abitative per giovani in difficoltà (comunità di accoglienza, case famiglia, ecc) non hanno questo sostegno; sono costretti a lasciare la comunità/la casa famiglia quando raggiungono l'età della maturità o l'età in cui terminano l’istruzione (in media all'età di 24-26 anni, in base alla nazione).

Lasciare la comunità di accoglienza o la casa famiglia diventa, quindi, la più grande sfida per loro a causa della carenza di servizi professionali post assistenziali. D'altra parte, le residenze per minori non si focalizzano abbastanza sullo sviluppo delle competenze di vita e alcune restrizioni formali (imposte da altre autorità, come le autorità sanitarie e altre istituzioni) non consentono loro di facilitare le abilità quotidiane dei ragazzi (ad es. Non possono partecipare alla preparazione dei pasti, non hanno accesso a un "bilancio familiare", ecc). Senza adeguate competenze sociali e di vita, sormontate da problemi personali irrisolti, questi giovani sono nella maggior parte dei casi estremamente vulnerabili alle sfide sociali e finanziarie. Pertanto, è estremamente importante che il processo di uscita dai servizi assistenziali sia sistematicamente pianificato e preparato molto prima che il ragazzo lasci la residenza e il presente progetto propone un piano di apprendimento a tale scopo.

La preparazione per la vita indipendente e l'inclusione sociale è essenziale anche per i minori migranti non accompagnati poiché mancano alcune importanti conoscenze socialmente e culturalmente definite per il loro adattamento e la loro inclusione nella comunità ospitante.